Come ben sappiamo, anche in Italia, stiamo assistendo alla migrazione delle frequenze TV. Dalle vecchie frequenze VHF e UHF, si sta passando al digitale terrestre.
Il digitale terrestre offre una maggiore qualità visiva e una maggiore offerta di canali tv, ma non è di questo che vorrei parlarvi oggi
Il team di sviluppo di Google ha proposto di utilizzare le frequenze TV per trasmettere dati in modalità senza fili anche a grandi distanze, idea già battezzata come “Wi-Fi 2.0″.
I vantaggi portati dall’attuazione dell’idea sarebbero evidenti. Si risolverebbero i problemi di raggiungibilità e copertura con banda larga, riuscendo a servire grandissima parte del territorio, e si assisterebbe ad un incremento notevole di banda disponibile (Google parla di Gbit/s). Gli ingegneri di Google, garantiscono di avere una soluzione per i problemi di interferenza, e contano sull’appoggio di Dell e Microsoft.
La politica attuata da Google negli ultimi anni, prenderebbe ancora più vigore se dovesse passare questa idea, che contribuirebbe non poco ad attenuare il digital divide. I servizi web sarebbero fruibili in qualsiasi parte del territorio mondiale, coperta dal (vecchio, ma rinnovato) segnale tv.
Negli ultimi giorni, Google ha lanciato una campagna informativa (attualmente rivolta solo agli USA), lanciando il sito http://freetheairwaves.com/ su cui è possibile anche firmare una petizione che spinga il Governo a rendere disponibili le frequenze che da Febbraio 2009 in poi saranno libere a causa del passaggio al Digitale Terrestre. Sono disponibili delle FAQ, e un interessante video esplicativo.
Io credo che l’idea di Google sia ottima, sarà necessario valutare il modo in cui verrà sfruttata e se si riusciranno a scavalcare i paletti burocratici talvolta valicabili solo dalle lobby economiche e di potere, ma in questo credo che Google sia sufficientemente esperta e sia accompagnata da grandi realtà come Dell e Microsoft. E’ importante tenere presente che una tecnologia di questo tipo si pone in contrasto con l’emergente WiMax su cui si sta investendo negli ultimi anni…
I vantaggi (commerciali e non) che si otterrebbero dallo sfruttamento di questa tecnologia esistente riadattata ad uno scopo diverso, sono assolutamente esponenziali.
ovviamente qui si sta parlando di USA.
in Italia un discorso del genere non penso si possa e potrà mai fare.
Si, si parla di USA… ma perchè dici che in Italia non potrà essere applicabile ?
Credo che gli Stati Uniti possano aprire una breccia verso questa nuova tecnologia…
si certo hai ragione, ma è una cosa troppo innovativa per quei trogloditi dei nostri governanti. 🙁
Su questo non ti si può dar torto… ma quando ci sono grossi interessi economici le cose si muovono…
Pensa ad un “Live Office” Micorsoft completamente a pagamento su licenza, disponibile su web…
E’ l’economia che fa girare queste dinamiche purtroppo…
PS. Ho visto che mi hai cercato tramite il box chat per chiedermi se sono di Bari… Si, sono di Bari… 🙂
giusto. speriamo allora che le cose si muovano.
me lo auguro davvero.
sembra che ultimamente sia solo Google a portare ventate di novità veramente interessanti…
comunque ti ho aggiunto ai contatti di Google Talk (anche io sono di Bari 😛 )